Ottava Giornata Nazionale Per la Lotta alla Trombosi: ALT lancia ChYP&CLICK

SENTI IL RITMO DEL CUORE CON DUE DITA SUL POLSO
E RILANCIA CONDIVIDENDO QUESTO GESTO SUI SOCIAL
BASTANO 15 SECONDI PER SALVARE UNA VITA
Oltre 2 milioni di italiani e 6 milioni di europei soffrono di fibrillazione atriale, un ritmo irregolare del cuore, che troppo spesso provoca l’ictus cerebrale: chi lo ha vissuto da vicino sa quanto sia grave.
La fibrillazione atriale moltiplica di 4-5 volte il rischio di ictus cerebrale, un evento drammatico che ruba la vita e la qualità della vita, di chi è colpito e di chi gli vive accanto.
In Italia la fibrillazione atriale è molto diffusa e spesso ben curata: ne soffre una persona su 12 fra coloro che hanno più di 65 anni. Ma molti ne soffrono e non lo sanno, e scoprono di avere un cuore che fibrilla solo quando arrivano in pronto soccorso con un ictus cerebrale. La fibrillazione atriale è spesso silente, non da’ sintomi clamorosi, anche nei giovani: fino a quando non produce un embolo che causa un ictus cerebrale.
La fibrillazione atriale è un ritmo irregolare del cuore, una aritmia: si può riconoscere con due dita sul polso, un gesto semplice, che può fare anche un bambino, che aiuta a riconoscerla o a sospettarla e permette di fare la cosa giusta, salvando vite e qualità della vita.
Guarda il video di ALT “ChYP – Check Your Pulse”, impara a sentire il ritmo del tuo cuore e condividi: un semplice click potrà cambiare la tua vita e quella di molti altri.
Milano, 09 aprile 2019 – 15 secondi per ascoltare il ritmo del proprio cuore, 3 minuti per convincere anche gli altri a farlo, condividendo questo messaggio di ALT. Perché due dita sul polso possono salvare una vita.
È la sfida che ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari – Onlus lancia in occasione dell’8°Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi www.giornatatrombosi.it, in programma mercoledì 17 aprile 2019, per dire «ALT» all’ictus cerebrale da fibrillazione atriale, con la campagna ChYP- Check Your Pulse.
Due milioni di italiani e 6 milioni di europei soffrono di fibrillazione atriale: un problema diffuso e grave, spesso ignorato o non riconosciuto, che può avere conseguenze devastanti, quando provoca un ictus cerebrale. Riconoscere la fibrillazione atriale permette di curarla e di evitare l’ictus cerebrale.
È questo l’obiettivo di ChYP – Check Your Pulse, ilprogetto ideato da ALT che invita tutti, partendo dai bambini e dai ragazzi, a imparare a “sentire il ritmo del cuore”, un gioco che salva la vita agli adulti, con un gesto semplice come due dita sul polso.
Un messaggio che, in occasione dell’8° GNLT, ALT vuol far diventare virale, grazie al tutorial di 45 secondi – in italiano e in inglese – che invita tutti, grandi e piccini, a compiere un gesto semplice ma vitale. E a diffonderlo: 10 secondi per impararlo, 15 secondi per condividerlo, passando dalla “visione all’azione”.
L’intervallo fra un battito e l’altro deve essere regolare, come il ritmo di un tamburo: se non lo è, un elettrocardiogramma può confermarlo, un medico può suggerire la cura appropriata, e noi avremo salvato una, molte, tante vite. Talmente facile che può farlo anche un bambino.
ALT invita tutti a collegarsi alle sue pagine Facebook e Instagram, per rispondere fino al 17 aprile al sondaggio online ChYP&QUIZ, dove gli utenti possono testare il proprio livello di informazione e conoscenza sulla Fibrillazione atriale e Ictus cerebrale mettendosi alla prova rispondendo a una domanda al giorno.
Una campagna tutta social con l’invito speciale a fare ChYP&CLICK. Mercoledì 17 aprile tutti sono chiamati a fare un ChYP – Check your pulse con due dita sul polso per sentire il ritmo del cuore, e un Click, per scattare la foto e postarla ciascuno sui propri canali Facebook e Instagram, usando gli hasthag #alt #chyp #checkyourpulse #atrialfibrillation #giornatanazionaletrombosi #stroke #ictus #heart #rhythm e @alt – Associazione per la Lotta alla Trombosi – Onlus, per aiutarci a fare in modo che il messaggio arrivi a tutti e che nessuno, un giorno, possa dire “…Io non lo sapevo…”.
Il messaggio di ChYP è promosso anche dal Gruppo Bracca Acque Minerali che, in occasione della Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, distribuisce sulle tavole degli italiani 2 milioni di bottiglie di acqua con la retro etichetta dedicata al messaggio di prevenzione.
INCIDENZA – La fibrillazione atriale è un problema globale che moltiplica di 4-5 volte il rischio di ictus, un evento grave che ruba la vita e la qualità della vita lasciando invalidità gravi: ma che può essere evitato, almeno in un caso su tre, come tutte le malattie causate da un trombo, che si forma nel cuore e libera emboli provocando la morte di cellule lontane dal cuore, come quelle del cervello.
La fibrillazione atriale è una aritmia molto frequente, è presente in 4 persone su 1000 nella popolazione generale, e in oltre 3 persone su 100 in chi ha superato i 60 anni.
L’incidenza raddoppia per ogni decade di vita dopo i 55 anni. È più frequente in persone che soffrono di ipertensione, che hanno avuto un infarto, o soffrono di scompenso cardiaco e/o di diabete, che hanno livelli di colesterolo nel sangue troppo alti e troppo a lungo nel tempo, che consumano abitualmente quantità elevate di alcool, che hanno problemi renali: una squadra di complici che rendono più probabile l’insorgenza dell’aritmia e le sue temibili conseguenze.
L’aspetto più drammatico della fibrillazione atriale è che troppo spesso chi ne soffre non la percepisce o sottovaluta sintomi come mancanza di respiro, palpitazioni, cuore che salta nel petto, senso di svenimento e di debolezza improvvisa: sintomi che non vanno mai sottovalutati.
Uno studio recentemente pubblicato, Silent Atrial Fibrillation and Cryptogenic Strokes, ha analizzato 10 mila pazienti ricoverati in ospedale per un ictus cerebrale e ha confermato che 237 pazienti su mille, uno su 4, soffrivano di fibrillazione atriale silente, che non dava sintomi finché non ha provocato un ictus cerebrale. Lo studio ha seguito per 24 mesi più di 10mila pazienti colpiti da ictus cerebrale apparentemente senza causa: e ha scoperto che un paziente su due ha avuto un episodio di fibrillazione atriale silente durato oltre cinque minuti, mentre 10 pazienti su 100 hanno avuto per almeno 12 ore in un giorno la fibrillazione atriale senza rendersene conto.
«Se tutte queste persone avessero saputo che il ritmo del cuore si può sentire con due dita sul polso, un gesto talmente semplice che può farlo anche un bambino, probabilmente avrebbero evitato un ictus cerebrale: un evento catastrofico che lascia uno strascico grave, fisico, mentale e psicologico, che cambia la vita del paziente e di chi lo assiste. Parliamo di un allarme globale, che sta sollecitando l’attenzione di molte Associazioni e Fondazioni dedicate alla prevenzione delle malattie del cuore e del cervello: ecco perchè ALT dedica l’ottava edizione della “Giornata nazionale per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari” a questa emergenza, chiedendo a quanti vorranno ascoltare il nostro messaggio di imparare a fare la cosa giusta: guardare il video ChYP di ALT, imparare a “sentire” il ritmo del cuore, postare sui social il proprio gesto e condividere la campagna, un’azione collettiva che può realmente salvare vite e qualità della vita a molti. Anche giovani vite, perchè la fibrillazione atriale e l’ictus colpiscono anche i giovani, i bambini, a persino i neonati. Sarebbe uno spreco enorme perdere questa occasione per diffondere consapevolezza e risparmiare vite e qualità della vita di molti” sottolinea la dott.ssa Lidia Rota Vender, presidente di ALT.
BAMBINI E ADOLESCENTI – i bambini e gli adolescenti possono e devono imparare a “sentire” il ritmo del cuore. Un gruppo di lavoro di LANCET sottolinea come sia urgente e indispensabile cambiare la cultura dei medici e della popolazione, aumentando gli sforzi mirati a diffondere conoscenza sulla possibilità di prevenzione di eventi fatali o gravemente invalidanti come l’ictus cerebrale, implementando strategie di prevenzione, ad ampio raggio e interdisciplinari, condivise a livello internazionale, che richiedono e meritano investimenti in ambito sanitario, educativo, economico e sociale che hanno un alto ritorno sull’investimento : il progetto ChYP è coerente con questa necessità .
Una squadra di giovani aspiranti registi, scenografi e tecnici del suono del CSC- Centro Sperimentale di Cinematografia Lombardia, i giovani percussionisti dell’Orchestra LaVerdi, due scuole milanesi, Istituto Santa Gemma e British School of Milan – Sir James Henderson, e ALT: questa è la squadra che ha dato vita al progetto ChYP che con il sostegno di Fondazione Cariplo e del Fondo in memoria dei coniugi Marsigliesi e al patrocinio di Pubblicità Progresso ha ideato, prodotto e sta diffondendo lo spot ChYP Check Your Pulse, in programmazione sui media grazie alla generosità di giornalisti, concessionari, case editrici, radio e reti televisive, persone e istituzioni generose che stanno collaborando per aiutarci ad amplificare il messaggio che “prevenire l’ictus cerebrale da fibrillazione atriale si può e si deve, con due dita sul polso, per sentire il ritmo del cuore: un gesto semplice, lo può fare anche un bambino”
Lo può fare chiunque, lo potete fare tutti voi, potete insegnarlo a tutti coloro che fanno parte della vostra vita: perchè le malattie cardio e cerebrovascolari da trombosi possono essere prevenute in un caso su tre, con l’informazione.
Tutti insieme, se sapremo usare i mezzi di comunicazione oggi accessibili a tutti, che diventano potenti mezzi di prevenzione, salveremo vite e qualità della vita a molti, che potranno un giorno dire grazie a tutti coloro che vorranno partecipare a questa campagna: con un Click per ChYP.
IL CUORE FIBRILLA: perchè? La parola fibrillazione indica un movimento scomposto, disordinato, che può provocare guai, viene spesso usato dai media per definire uno stato di confusione che fa mancare l’obiettivo: fibrilla il governo, fibrilla l’economia, fibrilla l’Europa, il mondo fibrilla. Fibrillazione è un termine che in medicina significa aritmia, un’irregolarità del ritmo del cuore, che diventa meno efficiente nello svolgere il proprio compito.
Compito del cuore è contrarsi per spingere il sangue pulito nelle arterie e farlo arrivare fino alle cellule più lontane, proprio come l’albero spinge la linfa fino alle venature delle foglie, laddove cede ossigeno e recupera scorie: e dilatarsi per aspirare il sangue sporco che scorre nelle vene per spingerlo nei polmoni a ricaricarsi di ossigeno e di nuovo contrarsi per spingerlo nelle arterie per un nuovo giro.
Il cuore deve battere con un ritmo regolare, più o meno veloce, ma con un intervallo regolare fra un battito e l’altro. A volte accelera, per l’attività fisica, per le emozioni, o rallenta, durante il sonno, ma mantiene un ritmo regolare: altre volte batte invece in modo irregolare, la spinta che imprime al sangue diventa meno efficiente, il cuore non riesce a svuotarsi ad ogni contrazione, il sangue ristagna e coagula formando trombi che liberano frammenti chiamati emboli, che attraverso le arterie viaggiano e si fermano nei rami più piccoli, chiudendoli e provocando la morte delle cellule che avrebbe dovuto invece nutrire: è l’aritmia che causa ischemia, ictus cerebrale, infarto nell’organo colpito.
«Quando il cuore fibrilla – spiega la dott.ssa Lidia Rota Vender, presidente di ALT – possono manifestarsi sintomi quali fiato corto, senso di vertigine, sensazione di pulsazioni nel petto violente e irregolari che il paziente riferisce come “un pesce preso all’amo che si dibatte per liberarsi, o uno sfarfallio, fino alla perdita di coscienza, della capacità di parlare o di muovere una parte del corpo. Se la pompa funziona in modo irregolare le conseguenze somigliano a quelle di un motore che perde i colpi, il sangue non arriva dove dovrebbe e la mancanza di ossigeno fa soffrire le cellule: e se il cuore non si svuota ad ogni battito, al suo interno si formano coaguli chiamati trombi, che possono sciogliersi, oppure frammentarsi e liberare emboli che, viaggiando nelle arterie, causeranno ischemia o infarto in punti lontani dal cuore, provocando malattie che conosciamo con il nome dell’organo colpito: infarto, ictus cerebrale, ischemia. La fibrillazione atriale è una aritmia del cuore, ma causa eventi gravi in organi diversi dal cuore: conoscerla, e riconoscerla per tempo, permette di intervenire per ristabilire il ritmo del cuore ed evitare che si formino emboli, e di prevenire l’ictus cerebrale. Ecco perché la FA non può essere sottovalutata. Ecco perché dobbiamo sapere come riconoscerla. Ecco perchè dobbiamo fare la cosa giusta, passando parola, con ChYP&CLICK.
ChYP Per diffondere il messaggio ALTha realizzato un video grazie a un lavoro di squadra che ha visto coinvolti gli allievi del Corso triennale di Pubblicità e Cinema d’Impresa della sede Lombardia del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti,ei ragazzi della Sezione Percussioni dell’Orchestra Sinfonica Junior laVerdi di Milano.
Il video, patrocinato da Pubblicità Progresso, è stato reso possibile grazie al generoso sostegno di Fondazione Cariplo e del Fondo in memoria di Maria e Guido Marsigliesi, sostenuto dalla famiglia delle due vittime.
Grazie al video, gli studenti dai 9 ai 12 anni dell’Istituto Santa Gemma di Milano e della British School of Milan – Sir James Henderson si sono stupiti quando per la prima volta hanno provato a sentire il ritmo del proprio cuore con le due dita sul polso: un semplice gesto “salvavita”.
Ora i piccoli sono diventati Ambasciatori di ChYP nel mondo ascoltando il ritmo del cuore dei propri genitori, nonni, amici e dei propri animali domestici.
I LINK DI RIFERIMENTO:
Sito Istituzionale ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus http://www.trombosi.org/
Sito Giornata per la Lotta alla Trombosi http://www.giornatatrombosi.it
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Video ChYP https://www.youtube.com/watch?v=-dwpP4a_NzM
ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus è un’Associazione libera, indipendente e senza fini di lucro. Dal 1987 è impegnata a livello nazionale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari da Trombosi – Infarto cardiaco, Ictus cerebrale, Embolia Polmonare, Trombosi arteriosa e venosa -, nel sostegno finanziario alla ricerca scientifica interdisciplinare e nella specializzazione di giovani medici e infermieri. Realizza campagne educative mirate a combattere i principali fattori di rischio e a creare consapevolezza sui sintomi precoci delle malattie che la Trombosi determina. Dal 1995 rappresenta l’Italia in EHN, network europeo di 29 associazioni e fondazioni dedicate alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Per informazioni: www.trombosi.org ɪ Tel. +39. 02.58.23.50.28 ɪ email alt@trombosi.org